Compiuti i 16 anni, l'esploratore lascia il riparto, abbandona la
propria squadriglia con la quale ha condiviso momenti di grande
gioia e di grande difficoltà, lascia dietro di sé un mondo unico che
non ritroverà più, lascia il
sentiero che ha percorso, per continuare il suo
cammino sulla strada.
Al clan non trova più l'ambiente del riparto, quella "serena
rivalità" che vi era fra le squadriglie, non ha più il suo capo squadriglia, ma vi è
un'unica comunità.
Tre sono i punti caratterizzanti del roverismo,
strada, comunità e servizio.
Per i primi due anni il novizio rover percorrerà tanta strada,
scoprirà, centimetro dopo centimetro fra i sentieri della natura,le
meraviglie del creato di DIO, conoscerà nuove persone, nuovi
mondi, costumi e usanze e soprattutto la strada insegnerà "sotto
il sole cocente o sotto la fredda neve" come con un sorriso, i
chilometri sembrino centimetri o meglio, come i grossi problemi
apparentemente insormontabili possano essere superati semplicemente
affrontandoli con assoluta serenità.
Lungo la strada il Rover matura le sue scelte
di vita per divenire un Uomo nel significato completo e cristiano
della parola.
Con la cerimonia della Partenza, coronamento
della Promessa Scout, egli si impegna a realizzare un servizio
continuativo e disinteressato, coerente con la sua vita di fede.
Il roverismo è uno stile di vita che, se pienamente incarnato,
fà del
Rover un cristiano impegnato e un uomo di carattere. Essere Rover è un modo di essere,
di pensare e di agire ed ancor prima è preparazione alla vita.
Il clan lo vive costantemente a livello comunitario.
Ciascun ragazzo diventa attore della propria educazione, ed è questo uno dei maggiori insegnamenti di Baden Powell. "Rovers e
Scolte si fanno da soli carico di se stessi. Riducendo il ruolo del gruppo....e
guidando da soli la propria canoa".
Il roverismo è gioia nel far bene le piccole cose e nel vivere con amore l'essenzialità della strada.
Il clan vive il roverismo tanto in sede quanto all'aria aperta.
Attraverso l'avventura e la vita all'aria aperta il Rover
imparerà ad essere prudente, ad essere accorto nel compimento dei
propri passi discernendo il vero bene e scegliendo il giusto
sentiero da seguire per il suo raggiungimento.
Il roverismo non è un fine (guai a considerarlo tale), ma soltanto uno strumento. In quanto tale esso è un aiuto, un sostegno ma anche uno stimolo per il rover a cui fornisce forza e costanza, coerenza e fede.
Baden Powell immagina la vita come una canoa che scivola lungo un fiume impetuoso dal quale affiorano, di tanto in tanto, pericolosi scogli. Sono gli scogli della vita; alcuni facili da vedere ed aggirare, altri, più insidiosi, sono meno visibili e quindi più pericolosi. Il roverismo
insegna a governare con fiducia e fede la propria canoa: "rema nella
tempesta con la testa, il cuore e i nervi saldi, senza scostarti
dalla tua rotta".
Formazione personale vuol dire anche formazione culturale
ed ecco che nella comunità del Clan si discutono e si
approfondiscono tematiche/fatti sia storici che contemporanei.